Cosa provoca il movimento dei bambini nel grembo?
Sentire i bambini nel ventre materno muoversi è un’esperienza emozionante, specialmente quando si verifica per la prima volta. Questo fenomeno è totalmente naturale e personale, spingendo molte persone a domandarsi il perché di tale movimento. La risposta è più semplice di quanto si possa pensare: come riportato in un articolo di Focus, i movimenti del feto sono essenziali per lo sviluppo della muscolatura, delle ossa e delle articolazioni.
Movimenti fetali nel grembo: informazioni utili
I movimenti fetali, che si riferiscono ai movimenti del bambino nel pancione della madre, sono fondamentali per indicare la buona salute del piccolo che si sviluppa nell’utero, settimana dopo settimana. Secondo un articolo di Humanitas San Pio X, i feti si muovono in vari modi durante la gravidanza:
- 16a – 17a settimana: in questo periodo si iniziano a percepire i primi leggerissimi movimenti, spesso difficili da distinguere. Alcune donne potrebbero confonderli con movimenti intestinali, ma non è sempre così;
- 18a – 20a settimana: inizia il vero movimento del feto che comincia a stiracchiarsi, ruotare e “giocare” con il cordone ombellicale. Molti di questi movimenti potrebbero non essere percepiti dalla madre, ma sono visibili tramite ecografia;
- 26a – 30a settimana: una diminuzione del liquido amniotico può rendere i movimenti meno evidenti, sebbene ci si possa accorgere di un cambiamento nell’aspetto della pancia;
- 30a – 35a settimana: i movimenti diventano più forti, ma anche più lenti poiché lo spazio nell’utero inizia a ridursi;
- 35a – 40a settimana: i movimenti sono ancora percepibili, ma lo spazio a disposizione per il bambino nel grembo è sempre più limitato.
Riguardo al numero di movimenti, non c’è una risposta univoca, dato che ogni gravidanza è unica, così come ogni bambino nell’utero.
Con il tempo, ogni madre impara a riconoscere i ritmi del proprio bambino, distinguendo i momenti di sonno da quelli di attività.
L’importanza del monitoraggio dei movimenti fetali
Come indicato sul sito di ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, è cruciale per la futura mamma riconoscere il modalità di muoversi del proprio bambino, poiché una riduzione o un cambiamento nei movimenti può richiedere attenzione.
Il monitoraggio dei movimenti fetali è essenziale, in quanto aiuta a valutare condizioni generali come pressione sanguigna e salute del feto, oltre a monitorare la crescita dell’utero.
È importante prestare attenzione a eventuali movimenti non percepiti dalla madre; se la gravidanza è giunta alla 27°-28° settimana, è consigliato anche registrare il battito cardiaco del piccolo per un periodo di almeno 20 minuti.
In alcune situazioni, potrebbero essere necessari ulteriori controlli e, se opportuno, si potrebbe considerare un anticipazione del parto. Con tutto ciò in mente, si può semplicemente godere dei movimenti del nostro piccolo nel pancione.
