Affrontare la Toxoplasmosi: Ecco ciò che devi sapere
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Secondo il portale dell’Istituto Superiore di Sanità, la Toxoplasmosi è una malattia zoonotica provocata dal Toxoplasma gondii, un parassita capace di infettare diversi tipi di animali (inclusi mammiferi, uccelli, rettili e molluschi) e può diffondersi tra gli animali tramite il consumo di carne infetta. Oltre alla carne, il parassita può trovarsi anche nelle feci dei gatti e nel suolo contaminato. Ma cosa comporta avere contratto la Toxoplasmosi? Si ha la libertà di mangiare di tutto? Ecco cosa dovresti sapere al riguardo.
La risposta è sostanzialmente affermativa: se hai avuto la Toxoplasmosi, puoi reintegrare quasi tutti gli alimenti nella tua dieta, per un motivo molto semplice: una volta contratta, l’infezione fornisce immunità per tutta la vita. Questo accade poiché il tuo organismo risponde alla malattia producendo anticorpi e linfociti specifici.
Di conseguenza, di norma puoi consumare cibi solitamente evitati per il rischio di infezione da toxoplasma. Tuttavia, è importante ricordare che il consumo di alcuni alimenti potrebbe esporre a infezioni da altri batteri, come listeria e salmonella.
Come si manifesta la Toxoplasmosi?
Il Manuale MSD versione per pazienti indica che i sintomi della Toxoplasmosi sono frequentemente minimi o assenti, e per fortuna la guarigione è completa nella maggior parte dei casi. Nel 10-20% dei soggetti infetti si può notare un ingrossamento indolore dei linfonodi, con possibilità di sintomi sporadici come febbre bassa, sensazione generica di malessere, dolori muscolari, e occasionalmente mal di gola.
Sintomi nelle persone con immunità compromessa
In caso di sistema immunitario indebolito, i sintomi della Toxoplasmosi possono variare in base alla localizzazione dell’infezione:
- Toxoplasmosi cerebrale: debolezza su un lato del corpo, difficoltà nel linguaggio, problemi di vista, mal di testa, confusione, convulsioni e coma;
- Toxoplasmosi sistemica: eruzioni cutanee, febbre, brividi, difficoltà respiratorie e stanchezza.
Toxoplasmosi e gravidanza
La Toxoplasmosi durante la gravidanza può rivelarsi pericolosa sia per la madre che per il nascituro.
La madre può trasmettere il parassita al feto tramite la placenta. Se l’infezione avviene nelle prime fasi della gravidanza, il feto può essere a rischio di una forma più severa di infezione.
Questa condizione può portare a:
- Crescita fetale rallentata;
- Parto prematuro.
- Interruzione naturale della gravidanza;
- Decesso del feto durante la gestazione;
- Presenza di malformazioni congenite nel neonato, inclusi disturbi visivi, crisi epilettiche e disabilità intellettive che possono manifestarsi in seguito.
È possibile prevenire questi rischi?
Considerando i pericoli legati alla Toxoplasmosi durante la gravidanza, è fondamentale adottare alcune precauzioni per limitarla. Prima di tutto, è essenziale minimizzare il contatto con i gatti. Se ciò non fosse possibile, si devono evitare di pulire la lettiera dell’animale o, in alternativa, indossare guanti durante questa operazione (lo stesso vale anche per il lavoro nel giardino).
Inoltre, è molto importante cuocere la carne in modo completo, preferibilmente a una temperatura di 74-77 °C, e mantenere una buona igiene delle mani dopo aver manipolato carne cruda, terra o lettiera di gatti.
Con questi semplici accorgimenti è sicuramente possibile ridurre il rischio di Toxoplasmosi in gravidanza.
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