Lavarsi insieme ai bambini è una buona idea oppure no. E’ giusto fare al doccia con i figli e a quanti anni è meglio smettere .
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Fare la doccia con i bambini: sì o no? E quando smettere?
Un momento intimo condiviso o un’occasione educativa?
Per molte mamme, la doccia rappresenta un momento di tranquillità e solitudine, una piccola pausa dalla frenesia quotidiana. Tuttavia, alcune scelgono di condividere questo momento con i propri figli, trovando in questa esperienza non solo aspetti pratici, ma anche educativi. Un esempio significativo è quello di Bronte Towns, una mamma australiana che ha raccontato sui social perché fa la doccia insieme ai suoi quattro bambini.
I benefici della doccia condivisa
Bronte Towns spiega, con grande onestà, che la sua scelta è personale e non vuole rappresentare un modello universale. Tuttavia, le sue motivazioni offrono spunti di riflessione:
1. Educazione naturale sul corpo
Fare la doccia insieme ai bambini aiuta a sviluppare una comprensione sana del proprio corpo e delle sue funzioni. È l’occasione per parlare di temi come smagliature, cicatrici, crescita dei peli e altre caratteristiche naturali del corpo, senza imbarazzi o stigmi.
2. Insegnare l’autonomia e i confini personali
Questo momento può introdurre concetti fondamentali come il consenso e il rispetto del proprio corpo. I bambini imparano che il corpo è personale e che hanno il diritto di stabilire limiti.
3. Normalizzare la diversità corporea
Vedere un corpo reale, non idealizzato come quelli mostrati nei media, aiuta i bambini a comprendere che tutti i corpi sono diversi e che imperfezioni come smagliature o vene sono normali.
4. Conversazioni aperte
La doccia diventa uno spazio di dialogo, dove non esistono domande stupide o argomenti tabù. Questo ambiente rilassato favorisce la curiosità e l’apprendimento.
5. Educazione all’igiene personale
I bambini imparano l’importanza della pulizia osservando e imitando i genitori, acquisendo buone abitudini igieniche in modo naturale e divertente.
6. Un momento di connessione autentica
La doccia condivisa rappresenta un’occasione di vicinanza priva di distrazioni tecnologiche, dove il contatto e lo sguardo diretto rafforzano il legame genitore-figlio.
Cosa dicono gli esperti?
La dottoressa Wendy Lane, pediatra specializzata in abusi sui minori presso l’Università del Maryland, conferma che condividere la doccia può essere un’opportunità educativa. Spiega che è utile per insegnare ai bambini i nomi corretti delle parti del corpo, le differenze tra i sessi e l’importanza dei confini personali. Sottolinea inoltre l’importanza di far capire ai bambini che il loro corpo appartiene a loro e che devono sentirsi liberi di dire “no” se qualcosa li mette a disagio.
Quando smettere di fare la doccia insieme?
Non esiste una regola fissa, ma ci sono segnali che indicano quando è il momento di interrompere questa abitudine:
Richiesta di privacy: Se il bambino esprime il desiderio di fare la doccia da solo.
Imbarazzo: Se mostra disagio o inizia a fare commenti sul corpo.
Cambiamenti naturali: Intorno ai 5-6 anni, con l’inizio della scuola, i bambini tendono a sviluppare un maggiore bisogno di autonomia e spazio personale.
La dottoressa Lane suggerisce che l’età giusta per smettere dipende dal singolo bambino, ma generalmente, tra i 3 e i 5 anni, molti iniziano a lavarsi da soli. È importante rispettare i segnali di crescita e guidare i figli verso l’autonomia con dolcezza e comprensione.
Fare la doccia con i propri figli può essere un’esperienza positiva e formativa, purché sia gestita nel rispetto dei bisogni e delle fasi di crescita del bambino. Ogni famiglia può trovare il proprio equilibrio, trasformando questo momento in un’opportunità di educazione e connessione autentica.