Questo è un problema comune che si presenta in molte famiglie, soprattutto quando i bambini crescono e cercano di affermare la loro personalità e indipendenza. Come reagiscono i genitori di fronte al non ascolto dei figli?
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Quali sono i metodi educativi più efficaci e rispettosi?
Un sondaggio condotto da Novakid, una piattaforma online per l'apprendimento dell'inglese rivolta ai bambini, ha esplorato le opinioni di 5000 genitori in diversi paesi sull'uso di ricompense e punizioni nella disciplina dei figli.
Il sondaggio, realizzato all'inizio di novembre 2023, ha coinvolto genitori di bambini tra i 4 e i 12 anni provenienti da 12 paesi: Italia, Spagna, Francia, Germania, Polonia, Russia, Ucraina, Turchia, Brasile, Messico, Argentina e Cile. Lo scopo dello studio era di capire quali sono le preferenze educative dei genitori, quali sono le ragioni che spingono i figli a non ascoltare e quali sono le conseguenze del non ascolto sui rapporti familiari e sull'apprendimento.
I risultati dello studio mostrano che la maggior parte dei genitori (86%) preferisce la disciplina positiva e il dialogo come approccio prediletto per gestire i figli che non ascoltano, mentre solo il 5% dei genitori opta per la punizione. La disciplina positiva si basa sul principio di incoraggiare i comportamenti desiderati, anziché reprimere quelli indesiderati, attraverso la comunicazione, l'empatia, il rispetto e la collaborazione. Il dialogo, invece, consiste nel cercare di capire le motivazioni e le emozioni dei figli, spiegare le proprie aspettative e raggiungere degli accordi condivisi.
I genitori che hanno scelto la disciplina positiva e il dialogo
hanno motivato la loro scelta con diverse ragioni, tra cui: favorire lo sviluppo dell'autostima e della responsabilità dei figli, creare una relazione basata sulla fiducia e sull'affetto, evitare conflitti e risentimenti, promuovere l'apprendimento e la creatività, rispettare i bisogni e i sentimenti dei figli.
Alcuni genitori hanno anche affermato di aver sperimentato in prima persona gli effetti negativi delle punizioni, sia come figli che come genitori, e di aver deciso di cambiare metodo.
I genitori che hanno scelto la punizione
, invece, hanno dichiarato di ricorrere a questo strumento solo in casi eccezionali, quando i figli non ascoltano ripetutamente o commettono azioni gravi o pericolose. Le punizioni usate dai genitori sono di vario tipo, tra cui: togliere i privilegi o i giocattoli, mandare in camera, vietare l'uso di dispositivi elettronici, dare una sgridata, dare uno schiaffo. I genitori che usano le punizioni hanno giustificato la loro scelta con motivi come: far capire ai figli la gravità delle loro azioni, imporre il rispetto delle regole, educare alla disciplina e al senso del dovere, proteggere i figli dai pericoli.
Perché i figli non ascoltano i genitori?
Le ragioni indicate dai genitori sono quelle che ci si aspetta: il loro interesse in quel momento è rivolto ad altro (45%) oppure il non ascolto è un piccolo atto di ribellione (34%). Altre ragioni sono: la stanchezza o la fame (9%), la mancanza di comprensione delle istruzioni (7%), il disaccordo con i genitori (3%), il desiderio di attirare l'attenzione (2%). Queste ragioni variano a seconda dell'età e dello sviluppo dei figli, ma anche della situazione e del contesto in cui si trovano. Come si sentono i genitori quando i figli non li ascoltano? Le emozioni provate dai genitori sono diverse e dipendono dalla frequenza e dall'intensità del non ascolto. La maggior parte dei genitori (62%) si sente frustrata o arrabbiata, mentre il 18% si sente impotente o delusa. Altri genitori (12%) si sentono colpevoli o inadeguati, mentre il 6% si sente indifferente o rassegnata. Solo il 2% dei genitori si sente divertita o curiosa. Quali sono le conseguenze del non ascolto sui rapporti familiari e sull'apprendimento?
Il non ascolto può avere effetti negativi o positivi, a seconda di come viene gestito dai genitori e dai figli.
Tra gli effetti negativi,
i genitori hanno segnalato: l'aumento dello stress e dei conflitti, il deterioramento della comunicazione e della fiducia, la perdita di tempo e di energia, la riduzione della motivazione e della concentrazione, la compromissione della sicurezza e della salute.
Tra gli
effetti
positivi
,
invece, i genitori hanno indicato: l'opportunità di dialogare e di negoziare, lo sviluppo della pazienza e della tolleranza, l'arricchimento delle conoscenze e delle competenze, la valorizzazione della diversità e della creatività, il rafforzamento del legame e dell'affetto.
Cosa fare quando i figli non ascoltano?
Non esiste una risposta univoca a questa domanda, ma alcuni consigli che possono aiutare i genitori a gestire questa situazione sono:
Cercare di capire le ragioni del non ascolto, senza giudicare o etichettare i figli
Esprimere le proprie aspettative in modo chiaro, semplice e positivo, evitando frasi vaghe o negative
Ascoltare i figli con attenzione e interesse, mostrando empatia e comprensione
Coinvolgere i figli nella definizione delle regole e delle conseguenze, cercando di raggiungere un accordo reciproco
Elogiare i figli quando ascoltano e seguono le indicazioni, riconoscendo i loro sforzi e i loro progressi
Evitare di usare le punizioni come prima scelta, ma solo come ultima risorsa, e in modo proporzionato e coerente
Mantenere la calma e il controllo delle proprie emozioni, senza urlare o minacciare i figli
Dare l'esempio ai figli, ascoltando e rispettando gli altri membri della famiglia
Ricordare che il non ascolto è una fase normale dello sviluppo dei figli, che richiede pazienza e flessibilità da parte dei genitori
Cercare di trasformare il non ascolto in un'occasione di apprendimento e di crescita, sia per i figli che per i genitori
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