Ti piacciono i nostri articoli? Seguici in tempo reale: iscriviti a SPARKLIFE.IT sulla nostra PAGINA FACEBOOK e attiva le notifiche! Oppure seguici su INSTAGRAM CLICCANDO QUI o al canale TELEGRAM!
Feta in gravidanza: una scelta sicura?
La feta è un formaggio tradizionale greco molto apprezzato anche in Italia. Tuttavia, quando si tratta di formaggi a pasta molle o semidura, le donne in gravidanza si pongono spesso la domanda se sia sicuro consumarli per loro e per il bambino. Riguardo alla feta in gravidanza esistono pareri contrastanti. Ecco cosa dicono gli esperti.
Feta in gravidanza: precauzioni da seguire
- La Food and Drug Administration (FDA) raccomanda alle donne in gravidanza di consumare feta solo se è stata prodotta con latte pastorizzato. La pastorizzazione elimina batteri nocivi che potrebbero essere presenti nel formaggio.
- Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) sottolinea il rischio legato al consumo di formaggi a pasta molle durante la gravidanza, anche se pastorizzati, a causa della possibile presenza di batteri contaminanti.
- L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù sconsiglia il consumo di feta in gravidanza, poiché rientra tra i formaggi a pasta morbida a rischio listeriosi.
Scopri di più sulla feta
La feta è un formaggio greco prodotto principalmente con latte di pecora o di pecora e capra. Viene stagionata in salamoia cagliata per circa tre mesi, presentando una consistenza semidura, colore bianco e sapore salato. Contiene il 20% di grassi ed è ricco di proteine.
Caratteristiche e gusto della feta
Il sapore della feta ricorda il latte di pecora, con note di burro e yogurt.
Lattosio nella feta
La feta contiene una bassa quantità di lattosio, quindi può essere consumata da chi è leggermente intollerante, ma è sconsigliata per gli intolleranti severi.
Rischi legati al consumo di feta durante la gravidanza
Il principale rischio derivante dal consumo di feta o altri formaggi a pasta molle durante la gravidanza è l’eventuale presenza del batterio Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi, una infezione che può avere gravi conseguenze per il feto e il neonato. Questo patogeno può essere presente in alimenti crudi o poco cotti, quindi è importante cuocere accuratamente i cibi per evitare rischi.
La sicurezza della feta cotta durante la gravidanza
È importante notare che la Listeria viene eliminata con la cottura, quindi se si desidera consumare della feta durante la gravidanza senza alcun rischio, la soluzione migliore è cucinarla. Tuttavia, è fondamentale tenere presente che il batterio può contaminare anche cibi cotti durante la fase di conservazione. Per questo motivo, è essenziale mantenere separati i diversi tipi di cibi durante la preparazione e la conservazione: cibi crudi in fase di preparazione, cibi crudi pronti per il consumo, cibi cotti pronti per il consumo.
Nei frigoriferi, sia gli alimenti crudi che quelli cotti o pronti al consumo devono essere mantenuti separati e conservati in contenitori sigillati. Non lasciare mai cibi deperibili fuori dal frigorifero e rispetta sempre le temperature di conservazione indicate sull’etichetta. Infine, è consigliabile consumare i cibi pronti il prima possibile. In caso di incertezze, è meglio cuocere o riscaldare gli alimenti accuratamente poco prima di consumarli.
Quali sono i pericoli del consumo di formaggi a latte crudo in gravidanza?
Secondo il CDC, i formaggi realizzati con latte non pastorizzato, come il formaggio a latte crudo, possono contenere la Listeria, e le donne in gravidanza hanno un rischio 10 volte maggiore di contrarre un’infezione da questo batterio rispetto alle altre persone. La listeriosi può comportare gravi conseguenze sia per la mamma che per il bambino, come ad esempio:
Tuttavia, non c’è bisogno di allarmarsi inutilmente. È sufficiente verificare l’etichetta del prodotto per assicurarsi che sia stato fatto con latte pastorizzato. È meglio evitare quelli di dubbia provenienza.
I vantaggi della feta durante la gravidanza
Il consumo di formaggio offre numerosi benefici per la salute delle donne in gravidanza, tra cui l’apporto di calcio, proteine e vitamina D. Assumere quantità adeguate di proteine durante la gravidanza è importante per sostenere la crescita del feto e lo sviluppo cerebrale.
Le proteine sono fondamentali anche per la crescita dei tessuti e l’incremento del volume sanguigno. La feta può essere un’ottima fonte di proteine: circa 4 grammi in un etto. Consumare feta rappresenta anche un modo efficace per assumere vitamina D durante la gravidanza, necessaria per il corretto sviluppo del feto.
Feta in Gravidanza: È Sicura?
La feta è un formaggio tradizionale greco, molto apprezzato per il suo sapore salato e la consistenza friabile. Tuttavia, durante la gravidanza, è importante fare attenzione a ciò che si mangia per evitare rischi per la salute del feto.
Rischi e Precauzioni
Uno dei principali rischi associati al consumo di feta in gravidanza è la Listeria monocytogenes, un batterio che può causare la listeriosi, una malattia potenzialmente grave per il feto¹. Questo rischio è particolarmente elevato nei formaggi a pasta molle o semidura, come la feta, soprattutto se prodotti con latte non pastorizzato².
Latte Pastorizzato: Una Soluzione Sicura
La buona notizia è che la feta prodotta con latte pastorizzato è generalmente considerata sicura per le donne in gravidanza. La pastorizzazione è un processo che uccide i batteri nocivi, riducendo significativamente il rischio di infezioni. È quindi fondamentale controllare l’etichetta del formaggio e assicurarsi che sia chiaramente indicato “prodotto con latte pastorizzato.
Per ulteriore sicurezza, è possibile cuocere la feta fino a renderla bollente, poiché il calore distrugge i batteri nocivi¹. Questo permette di gustare la feta in piatti caldi come torte salate o gratin senza preoccupazioni.
In sintesi, la feta può essere consumata in gravidanza, ma con alcune precauzioni. Assicurarsi che sia prodotta con latte pastorizzato e, se necessario, cuocerla per eliminare eventuali batteri. In questo modo, si può godere del suo sapore unico senza rischi per la salute del bambino.